BARBARESCO BRICCO ASILI


Quando, volendo fare il ritratto del Barbaresco dei fratelli Ceretto per le mie periodiche note enoiche sul « Corriere della Seta », mi recai ad Alba, cuore delle Langhe e matrice dei celebri vini piemontesi, il conoscere Marcello Ceretto fu per me piacevolissima sorpresa. Naturalmente la fama dei loro vini era già notevole (il lettore veda anche la scheda del Barolo Ceretto, in questo stesso libro), e la loro abilità di vinificatori oramai indiscussa; ma conoscere Puomo (e la sua enorme ricchezza culturale, e passionale oserei dire) mi diede la giusta misura di tanta fama e di tale abilità. In un'Italia enologica pervasa dalla pigrizia e mai scossa da autentiche battaglie in favore del buon vino, le loro idee originali potremmo ben definirle rivoluzionarie. Concentrarle in queste poche righe non è facile: posso soltanto sottolineare il punto di partenza della loro tesi per renderla immediatamente comprensiva al lettore. Il punto di partenza è costituito proprio dalle uve, poiché secondo i Ceretto soltanto con uve proprie, curate e scelte con estremo rigore - a differenza dei contadini vecchia maniera, i quali badavano soltanto alla quantità - si può arrivare a vinificare all'altezza dei francesi. Bruno e Marcello Ceretto, con il vigneto Bricco Asili, hanno voluto instaurare un nuovo corso della vitivinicoltura piemontese. Infatti decentrando la produzione, la vinificazione, l'invecchiamento, lo stoccaggio e costruendo, per ogni tipo di vino, l'azienda nel vigneto di proprietà, hanno cercato di dare la giusta immagine in Italia di quello che in Francia viene comunemente chiamato chàteau. Oltre all'azienda del Bricco Asili - vignaiuolo Nota Fino e moglie - che produce solo Barbaresco, i Ceretto stanno per terminare la costruzione dell'azienda Bricco Rocche in Castiglione Falletto, dove produrranno con vigneti di proprietà i famosi cru Riccardo 1° di Serra-lunga, Rocche di Castiglione Falletto, Ceretto di Brunate in Barolo e Zonchetta la di Brunate in La Morra, tutti per il Barolo. Questa tesi, rivoluzionaria per l'enologia nostrana, ha subito dato splendidi risultati: e questo Barbaresco Bricco Asili è, senza ombra di dubbio, uno dei migliori, comunque tra i primissimi, prodotti nella zona tipica; ed è un vino che dovrebbe meritare, tra gli appassionati italiani e non italiani, una ben più attenta considerazione per le sue eccezionali caratteristiche, per la sua genuina bontà e per la sua longevità.

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