Marmellata di arance



Ottima spalmata sul pane, si presta anche ad accompagnare formaggi cremosi e arrosti di maiale e selvaggina.
Ingredienti:
Arance
2 kg di zucchero per ogni 3 kg di arance
(facoltativo) 1 bicchierino di rhum per ogni 3 kg di arance
1 limone per ogni 3 kg di arance
Il segreto per preparare un’ottima marmellata di arance, sta nel prestare molta attenzione nella fase di pulitura iniziale. Occorre infatti sbucciare le arance e con molta cura togliere tutta la pellicina spicchio per spicchio e gli eventuali semi, mantenendo così solo la polpa.
Mettete la polpa d’arancia così ottenuta in una pentola d’acciaio, e mescolate assieme allo zucchero e alla scorza grattugiata del limone
Mettete sul fuoco, continuate a mescolare con un cucchiaio di legno e fate cuocere a fiamma media. La cosa più importante è togliere la schiuma che si forma in superficie.
Dopo circa 1 ora di cottura possiamo versarvi a piacere un bicchierino di rhum e poi spegnere.
Fate raffreddare e mettete nei vasetti, quindi chiudete ermeticamente.
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non hai mai preparato una marmellata o confettura? prima dai un’occhiata alla pagina marmellate e confetture fatte in casa, troverai informazioni e utili suggerimenti.
Il consiglio della redazione:
da provare l’abbinamento con la nostra piadina all’olio di olivafragrante e genuina

Lemon Curd



La Lemon Curd è una marmellata a base di burro e uova, aromatizzata con succo di limone.
Si tratta di una crema da dessert, originaria della cucina tradizionale inglese, con la quale si guarnivano biscotti, fettine di pane, dolci e crostate
Queste sono le dosi per prepararla:
per ogni 3 uova, aggiungete 120 gr, di burro, 100 gr. di zucchero e il succo di 6 limoni biologici
procedete in questo modo:
prendete una ciotola per cottura a bagnomaria e contemporaneamente portate ad ebollizione l’acqua dove immergerete il recipiente.
per prima cosa pelate i limoni tagliando la scorza a strisce sottili, stando attenti a non prendere la parte bianca (come le scorze usate per preparare il limoncello).
Poi spremete i limoni, raccogliete tutto il succo in una ciotola ed eliminate i semi.
Versate il succo di limone nel recipiente per la cottura. Aggiungete il burro tagliato a pezzettini piccolini. Appena l’acqua bolle trasferite il recipiente sui fornelli per cominciare la cottura a bagnomaria.
Aggiungete lo zucchero e con una frusta agevolate lo scioglimento di zucchero e burro nel succo di limone. Aggiungete le scorze di limone e continuate a mescolare fino a che non avrete ottenuto un composto liscio, trasparente ed omogeneo.
A questo punto aggiungete le uova. Sgusciatele direttamente a bagnomaria ed agitando energicamente con la frusta rompete i tuorli evitando che si rapprendano con il calore.
La Lemon Curd si addenserà piano piano e poco alla volta. E’ necessario continuare a mescolare sempre piano piano per evitare che si formino grumi.
Pochi minuti ed un delizioso profumo di crema al limone pervaderà tutta la casa. Assaggiate la crema in cottura con la punta di un cucchiaio e regalatevi un esperienza sensoriale unica.
Dopo circa 10 minuti interrompete per la cottura ed eliminate le scorze di limone versando tutto il composto in un recipiente filtrandolo dolcemente con un passino.
Fate il procedimento opposto e riversate di nuovo la crema nel recipiente a bagnomaria filtrandolo una seconda volta. Proseguite la cottura sempre continuando a mescolare fino a raggiungere la giusta densità. Tenete presente che la lemon curd si addenserà ulteriormente quando si sarà raffreddata.
Ora prendete un barattolo per confetture, sterilizzatelo in acqua bollente e fatelo asciugare. Riempitelo con la Lemon Curd e chiudetelo ermeticamente.
Questa particolare marmellata va consumata preferibilmente entro 3 mesi e per non più di 2 settimane dopo l’apertura del barattolo.
Nota: con lo stesso procedimento si prepara la Fruit Curdaggiungendo o sostituendo ai limoni altri tipi di succhi, come quello di arance, di pompelmi, o succhi di frutta in genere

Confettura di datteri e uva



Azzeccatissimo l’abbinamento uva e datteri. Molto gustosa e dal sapore intenso, è una marmellata semplice e veloce da preparare.
ingredienti:
per un 1 kg. didatteri, 200 gr. di zucchero, 400 gr. di uva bianca, 1 limone
Per prima cosa preparate i datteri. Tagliateli a pezzi ed eliminate il nocciolo. Trasferiteli in una pentola, copriteli a filo con acqua fredda e cominciate la cottura a fiamma vivace.
Ora preparate l’uva. Tagliate gli acini a metà ed aggiungeteli ai datteri in cottura (non preoccupatevi di togliere i semini, tanto dopo frullerete tutto).
Grattugiate la scorza del limone dopo di che spremetelo e raccogliete il succo nella pentola di cottura insieme a datteri e uva
Aggiungete lo zucchero. Non mettetelo tutto in una volta, in quanto la dose può anche essere diminuita a piacere, assaggiando il composto in fase di cottura (molto dipende anche dalla qualità dei datteri e dal loro grado di maturazione).
Proseguite la cottura a fuoco vivo ed aspettate che i datteri e l’uva si ammorbidiscano. Ci vorranno una ventina di minuti. A questo puntotrasferite in un un recipiente il composto aiutandovi con un mestolo (scolando grossolanamente l’acqua di cottura).
Se non volete sprecare l’acqua di cottura, filtratela con un colino e conservatela in frigo. Vi potrà servire ad esempio per condire loyogurt fatto in casa
Passate la polpa di datteri e uva con un frullatore ad immersione. Ora aggiungete la scorza del limone grattugiato e riversate la purea ottenuta nella pentola di cottura a fuoco dolce fino a che non avrà raggiunto la densità desiderata. Assaggiate e, se necessario, aggiustate di zucchero.
Versate la confettura ancora calda nei vasetti sterilizzati ed asciugati. Date qualche colpetto al vasetto per far salire eventuali bolle d’aria in superficie.
Chiudete ermeticamente, capovolgete il vasetto e fatelo raffreddare lentamente a temperatura ambiente.

ALLORO Laurus nobilis

Introdotta in Europa dall'Asia Minore, questa bella pianta ebbe in Grecia la sua leggenda, dedicata ad Apollo; con i suoi rami si incoronavano gli eroi, i personaggi illustri delle arti e della vita sportiva. Dal Peloponneso, le piante di alloro si sono diffuse in tutta Europa in particolare nei giardini, raggiungendo le coste della Manica e dell'Atlantico. E' pianta usata in cucina, per profumare intingoli e aromatizzare selvaggina; è bene fare attenzione e non confondere le sue fogli con quelle del lauroceraso o dell'oleandro che sono tossiche. Con l' aglio, il prezzemolo, il timo, e altre, fa parte delle piante aromatiche, note ed usate nelle ricette tipiche dei Paesi mediterranei. L'alloro è dotato di ben altre virtù meno note di quelle di stimolare le papille gustative. Infatti è uno stimolante ed un antisettico; un infuso delle sue foglie aiuta la digestione. L'olio ricavato dalle drupe è prodigioso per curare i dolori articolari. E' usato in veterinaria per il medesimo scopo. Uno strato sottile sparso sul pelame difende gli animali dalle mosche.

ANETO Anethum graveolens


L'aneto, originario dell'Asia Minore, acclimatato e coltivato in tutto il meridione d'Europa, è sfuggito dalle colture degli orti e dei giardini e si è diffuso e riprodotto largamente. Predilige terreni aridi e soleggiati, i bordi dei viottoli, le colture. E' pianta annuale, benché allo stato libero si comporti sia come annuale sia come biennale; è molto aromatica e può essere confusa con il finocchio, del quale ricorda l'odore. Noto fin dall'antichità, l'aneto è citato in molti testi antichi e anche nel Vangelo secondo Matteo, dove si dice che, nel I secolo dell'Era cristiana, l'aneto era soggetto a un'imposta come il cumino e le diverse mente. Dai semi si estrae un olio essenziale, già conosciuto al tempo dei gladiatori romani, che se ne servivano per cospargersi il corpo prima dei combattimenti. Attualmente, oltre all'impiego medicinale, simile a quello dell'anice e del finocchio, i semi dell'aneto si adoperano come condimento dei crauti e delle marinate.