La Ruota degli Aromi


che mostra primo, secondo e terzo ordine terminologico elaborata da Ann Noble e collaboratori (American Society of Enologists and Viticulturists)
Il dipartimento di viticoltura ed enologia dell’Università di California a Davis, nei pressi di Sacramento, ha contribuito più di qualsiasi altra istituzione a organizzare la nostra percezione cicali aromi. La dottoressa Ann Nohle e i suoi colleghi hanno sviluppato la ruota degli aromi, in analogia con la famosa ruota dei colori dello scienziato francese Chevreul.
Al centro della ruota ci sono le categorie più generali di aromi, come fruttato e terroso (ma anche il carattere-specifico dell'ossidazione, così prepotente da non poter essere ignorato). Nel cerchio circoscritto appaiono dei sottogruppi. Fruttato, per esempio, è diviso in agrumi, sottobosco, fanti da albero, frutti tropicali, frutta secca e uva selvatica
americana. La circonferenza più esterna scende ancor più nel dettaglio, suddividendo ulteriormente il sottobosco in mora, lampone, fragola, ribes nero.
Li ruota degli aromi può essere percorsa anche in senso inverso. Anzi, in pratica è probabile che un degustatore inizi più spesso dalla circonferenza maggiore, a partire dal riconoscimento di un profumo specifico, piuttosto che dal centro, e cioè da una percezione globale della fragranza del vino. I rapporti spaziali fra i vari livelli della ruota non sono strettamente vincolanti, ma la loro disposizione logicamente strutturata è comunque utile quando si cerca di analizzare o classificare un aroma sfuggente.

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