Una sorprendente Malvasia piemontese


Nel variegato mondo dei vini dolci italiani emergono prodotti non molto conosciuti, ma con caratteristiche di grande piacevolezza. È il caso della piemontese Malvasia di Castelnuovo Don Bosco, che non si atteggia a vino importante, ma è assai gradevole e beverino. Il colore rosso, l'aroma discreto, il sapore dolce, però fresco, ne fanno un prodotto immediato. È quindi un rosso, al tempo stesso leggero e spumeggiante, prodotto nel Basso Monferrato, a nord-ovest della provincia d'Asti. Il nome è ispirato a quello di Don Bosco, nativo di qui, sostenitore e promotore del vino locale. Il migliore prodotto della zona era la Malvasia rossa,in particolare quella prodotta con le uve del colle di Schierano, tanto che questa è la denominazione che è stata attribuita al clone del vitigno attualmente allevato.
L'uva, a bacca nera, di sapore delicatamente aromatico è originaria della Grecia e fu importata in Italia dai veneziani all'epoca delle Repubbliche marinare. Il vino, prodotto nelle versioni frizzante e spumante, va bevuto entro un anno dalla vendemmia. Il suo colore è rosso cerasuolo brillante più o meno ricco di spuma a seconda che sia frizzante o spumante; il profumo è fragrante, ricorda l'uva di origine, con sentori delicati, fruttati e floreali; in particolare si avvertono ricordi di rosa canina e di lampone, oltre a note di frutti di sottobosco; il sapore, è piacevolmente dolce, fresco, armonico, con buona persistenza aromatica.

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