GAVI DEI GAVI LA SCOLCA


Vini per Testate, vini per il pesce, vini bianchi esaltanti. Per molti esistono soltanto i vini rossi. E si sbagliano di grosso; sostengo, e sosterrò sempre, che non sanno bere. A ogni stagione, invece, il vino giusto; a ogni piatto, il « suo » vino. Non è poi tanto difficile, basta cercarli, i vini « giusti », e apprezzarne le doti, le caratteristiche, le proprietà. Il Gavi dei Gavi, raffinatissimo prodotto delle colline di Gavi, patria del Cortese, un vino che già il nome sa esaltare, è, non solo a mio parere, uno dei più grandi « bianchi » d'Italia. Meraviglia il fatto, semmai, che la sapiente vinificazione nasca da mani use ad altri mestieri: è vero, i Soldati hanno sempre respirato l'aria delle dolci colline del Novese, dominate dalla massiccia fortezza malaspiniana di Gavi, ma il ragionier Vittorio è stato un dirigente di grande azienda, il figlio è laureato in economia e commercio. Quando si sono messi a studiare le loro vigne - penso -debbono averne carpito tutti i segreti se, rapidamente, il loro Cortese, il Gavi dei Gavi e il Villa Scolca si sono imposti all'attenzione degli appassionati come prodotti di altissimo equilibrio, e di spiccate qualità. Anche per questo li troviamo sulle mense più impegnative: al celebre Savini di Milano, il 19 aprile 1968, in una colazione in onore di sua altezza reale il principe Bertil di Svezia; al Grand Hotel di Roma, il 24 novembre 1972, nel pranzo in onore del presidente della Repubblica italiana Leone offerto dal presidente della Repubblica indonesiana Soeharto; o al palazzo del Quirinale, l'otto giugno 1973, nel pranzo in onore del re saudita Fcisal offerto dal presidente della Repubblica italiana (e ne cito solo alcuni tra pranzi e cene ufficiali). Vino da re e da presidenti, dunque, questo Gavi dei Gavi, ma anche pronto a ingolosire qualsiasi commensale. Usiamolo freddissimo, a 8 gradi, come aperitivo stuzzicante; a 12 gradi (la temperatura è consigliata nel retro dell'etichetta, e quindi può essere letta in trasparenza) con gli antipasti, le minestre e sopra tutto con i piatti a base di pesce, dai crostacei ai cefali alla griglia. E teniamo anche presente che se nella stagione estiva è il vino « giusto », i suoi matrimoni gastronomici, peraltro, non conoscono confini di stagione.

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