FRASCATI SUPERIORE FONTANA CANDIDA


Papa Gregorio XVI aveva fama di saper gustare il vino: ebbene si narra che si bevesse ogni giorno un « quartarolo scarso di Frascati ». Il biondissimo vino dei Colli Romani ha dunque notorietà antichissima, e la sua origine risale agli splendori della Roma imperiale. Godeva il favore dei papi, dei re e dei poeti. La regina d'Inghilterra, in un viaggio a Roma nel 1823, dopo averlo degustato, tanto se ne entusiasmò da ordinare di portarlo alla sua corte, a Londra, in grande quantità; Goethe lo definì « un paradiso ». Tra l'altro, è uno dei pochi vini italiani che la legge ha sempre protetto, come dimostrano i decreti del 1930 (denominazione) e del 1933 (zona di produzione). La DOC risale al 16 maggio del 1966, cioè a uno dei primissimi riconoscimenti. All'estero è uno dei vini italiani più conosciuti e ricercati, e quindi più venduti, specie nel tipo secco. Perché tutto questo successo? E facile rispondere: anzitutto perché è un vino « beverino », come tutti quelli del Lazio, che non pone particolari problemi di accoppiamento; freschissimo, allieta le ore calde e rallegra i commensali nelle dolci sere estive. Un tempo era ricercatissimo, specie dalle signore, nel tipo amabile; oggi, a gusti un po' cambiati, è il tipo secco che furoreggia in Italia e all'estero. Tra i tanti Frascati ho scelto questo « superiore » di Fontana Candida jxrrché penso sia molto rappresentativo e perché dimostra come una grande azienda, se ben condotta, può offrire, e in larga misura, un prodotto di primissima qualità. La dirige il signor Luciano De Marchi, l'enologo è il dottor Giacomini: questo Fontana Candida è il frutto di un grosso investimento finanziario per il rinnovamento di tutte le attrezzature tecniche, compresa la cantina e una nuovissima ed efficiente catena d'imbottigliamento; ma la vinificazione è fatta nel più scrupoloso rispetto dei sistemi tradizionali. Il nome del vino deriva da un'antica fontana - ora di proprietà dell'azienda - dalla quale le popolane attingevano acqua pura di sorgente; e i terreni di Fontana Candida, nel comune di Monte Porzio Catone, sono a netta vocazione vitifera; un tempo facevano parte della tenuta dei conti Sacerdoti.

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