IN VIGNA VERITAS

IN VIGNA VERITAS
Dietro Valentini e Masciarelli è cresciuta una falange di pro­duttori. È il caso dell'azienda Torre dei Beati, condotta da Fausto Albanesi, un miracolo di vignaiolo, anche umano, au­tore, è proprio il caso di dirlo, dello sfavillante Cerasuolo, per nulla scontato, o del granato intenso Mazzamurello, la capaci­tà fatta vino di esaltare i frutti della propria terra per amore e con amore. Dalle pendici del Gran Sasso arrivano Montepul­ciano di gran corpo. Il New York Times e il Wall Street Journal hanno incoronato il Vigne nuove dell'azienda Valle Reale di Leonardo Pizzolo, non affinato né in botte né in barrique, go-durioso più che aggressivo. Magnifico ricordo,al gusto lasciano i Montepulciano della Praesidium, laziend»-di Enzo e Otta­vio Pasquale, che produce anche Ratafià e Mostocotto, di cui scrissero Apicio, Catone, Ovidio. Alla Marramiero danno il loro meglio con il Montepulciano Dante e un Pecorino acidu­lo di grande riuscita olfattiva e persistenza. Mimmo Pasetti punta su un Pecorino agrumato e su Montepulciano d'eccel­lenza, in particolare l'Harimann, ottenuto con uve da vendem­mia tardiva. La Valentina dei fratelli Di Properzio crede nel­la coltivazione biologica. E a ragione, una volta assaggiati i Montepulciano d'Abruzzo Bellovedere, Spelt e Binomio e un Pecorino cui l'acciaio conserva integro il patrimonio aromati­co. Interessante Montepulciano d'Abruzzo Colline Teramane è proposto dall'azienda San Lorenzo, che manda sul mercato anche il Biancoluce, dal recupero delle uve Montontico. Per l'utilizzo di tecnologie d'avanguardia, dove il fattore fred­do fa da protagonista, si distingue Te­nuta Ulisse, un'azienda giovane che, tra l'altro, produce la Cococciola, un bianco fresco e acidulo che nasce in purezza da un vitigno autoctono riscoperto dai ti­tolari Antonio e Luigi. Una boutique del vino è quella di Lidia & Amato, ap­prezzati per i bianchi Passerina e Pe­corino.

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